Numeri da record per la raccolta alimentare dello scorso 17 marzo promossa dalla Fondazione Il Cuore si scioglie in collaborazione con Unicoop Firenze, a favore di Caritas e delle associazioni del territorio.
Ben 220 tonnellate di prodotti raccolti e che già in queste ore vengono consegnati alle persone povere del territorio. Oltre 2mila i volontari impegnati, e 150 le associazioni coinvolte. Un risultato eccezionale che supera del 20% quanto raccolto nell’aprile 2017 e rappresenta il record assoluto per questa importante iniziativa.
Una vera e propria filiera corta della solidarietà, che abbiamo iniziato a raccontare andando a visitare direttamente i luoghi della nostra regione dove arrivano i prodotti donati durante la raccolta alimentare. Lo abbiamo fatto con l’intento di offrire uno sguardo nuovo su un mondo spesso ignorato, quasi invisibile, che però merita di essere conosciuto. Storie di ordinaria solidarietà, i cui protagonisti sono persone che vivono in situazioni difficili e volontari impegnati nell’aiutare chi ha più bisogno. Il frutto di questo lavoro è il reportage fotografico Altri Occhi realizzato da Stefano Schirato, che porteremo in giro per la toscana nei prossimi mesi.
Tanti i cittadini che hanno donato parte della loro spesa. C’è anche chi non potendo partecipare alla raccolta il sabato ha lasciato dei soldi per acquistare cibo nel giorno della raccolta al box informazioni del supermercato, che poi hanno provveduto a fare la spesa al sabato e hanno inviato per mail a queste persone lo scontrino, come è accaduto a Pontassieve. A Pontedera una signora ha donato un carrello pieno di cibo dichiarando di essere stata anche lei in passato in una situazione di disagio e di sentirsi quindi particolarmente vicina alle persone in difficoltà destinatarie della raccolta. A Prato lunedì mattina la presidente della sezione soci ha trovato nella sede della sezione alcune buste contenenti prodotti alimentare con un biglietto: “Ci dispiace ma sabato scorso eravamo fuori e volevamo fare la nostra parte e quindi vi lasciamo queste buste della spesa come contributo alla raccolta”.
In un contesto generale sempre più orientato verso la chiusura su se stessi, questo risultato lancia un messaggio forte di speranza a chi vive in situazioni di grave difficoltà: in Toscana c’è ancora una rete di solidarietà pronta a non lasciare indietro nessuno.