Un modello di incontro fra la popolazione locale e i cittadini stranieri che li veda agire in sinergia, scambiando ritmi, storie, tradizioni canore, suoni che sono patrimonio di ciascuna nazionalità. È quanto prevede il progetto “Libere voci dal mondo” dell’Associazione Piero Farulli Onlus, che promuove la conoscenza e lo studio della musica anche come strumento di incontro fra culture e tradizioni diverse e che è stato presentato a Pontassieve nel corso di una conferenza stampa.
Il progetto rientra tra i primi cinque #PensaticonilCuore, già on line sulla piattaforma Eppela nell’ambito dell’iniziativa di crowdfunding solidale supportata dalla Fondazione Il Cuore si scioglie, in collaborazione oltre che con Eppela con tante realtà associative del territorio toscano.
I fondi raccolti in crowdfunding saranno investiti per sostenere il progetto per la durata di un anno, coprendo le spese di acquisto strumenti e quelle gestionali. Il progetto sarà realizzato con il patrocinio del Comune di Londa, dove si svolgeranno le lezioni e sarà un’esperienza nuova per favorire l’integrazione dei migranti nel territorio che li ospita. Inoltre il progetto vede il sostegno del Comune di Pontassieve dove, in collaborazione con la locale sezione soci Coop, verranno organizzati iniziative di promozione del progetto.
Il coro multietnico è un’occasione di crescita per tutto il territorio che scommette sulla musica in quanto strumento dicoesione e riscatto sociale, come dichiara Adriana Verchiani, presidente dell’Associazione Piero Farulli: “La musica è un linguaggio potente ed universale che abbatte le barriere linguistiche. Vogliamo realizzare un coro interculturale per favorire l’incontro della comunità locale con i migranti ospiti del territorio. Mescolare i canti di varie tradizioni popolari, le ninne nanne, le musiche di etnie diverse produce un risultato coinvolgente e un legame forte fra le persone. Cantare insieme per reimparare a vivere insieme… questo il senso del progetto Libere Voci dal Mondo”.
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