Altra serata galeotta da non perdere quella in programma venerdì 25 maggio nella Casa di Reclusione di Volterra, ulteriore tappa nel lungo cammino di un’iniziativa unica al mondo che dal 2006 unisce buon cibo e solidarietà.
Protagonisti in cucina saranno Ranieri Ugolini, talentuoso chef del ristorante fiorentino L’ortone, e la personal chef Laura Pistolesi, che supportati dall’ormai rodatissima brigata di cucina – formata da alcuni dei detenuti coinvolti nel progetto – daranno vita ad una super cena gourmet a base di pesce.
Ad accompagnare il menu i vini dell’azienda Cesani di San Gimignano (SI), uno dei nomi storici e più importanti nella produzione di Vernaccia di San Gimignano – capitanata da Letizia Cesani, anche presidente del Consorzio che tutela la denominazione – che per l’occasione porterà in assaggio una selezione delle sue migliori etichette.
Il ricavato della cena sarà destinato all’emporio della solidarietà di Volterra, in continuità con il nostro impegno a sostegno di chi ha più bisogno attraverso la raccolta alimentare.
Un’iniziativa che si svolge 2 volte l’anno in collaborazione con Caritas Toscana e 150 associazioni di volontariato, e vede coinvolti oltre 3 mila volontari.
LA FORTEZZA
Luogo di grande fascino storico e suggestione, dall’alto della collina su cui sorge la grande Fortezza Medicea che ospita la Casa di reclusione domina Volterra: la sua mole imponente è visibile da molti chilometri di distanza, caratterizzando in maniera inconfondibile il profilo della città.
Il complesso, situato laddove sorgeva l’antica acropoli, costituisce uno degli esempi più felici dell’architettura militare rinascimentale.
La Fortezza è composta da due corpi, la Rocca Vecchia e la Rocca Nuova, uniti tra loro da lunghe cortine a beccatelli. La Rocca Vecchia fu fatta costruire nel 1342 dal duca d’Atene Gualtieri di Brenne, all’epoca governatore di Firenze. Fatta restaurare da Lorenzo il Magnifico, presenta una piantatrapezoidale con al centro una torre semiellittica, detta la Femmina. La Rocca Nuova, voluta sempre da Lorenzo tra il 1472 e il 1475, presenta invece una pianta quadrata con quattro torrioni circolari agli angoli e uno centrale detto il Maschio.
Edificata ad uso militare fu, fin dall’inizio, utilizzata come carcere politico; nelle sue celle passarono sia gli oppositori dei Medici, sia i patrioti del nostro Risorgimento Nazionale.
L’INIZIATIVA
Le cene galeotte nascono nel 2005 da un’idea della direttrice della Casa di reclusione di Volterra Maria Grazia Giampiccolo: l’iniziativa, primo esempio del genere a livello nazionale, offre ai circa trenta detenuti coinvolti un percorso professionalizzante in ambito ristorativo per favorire il reinserimento una volta terminata la pena o nei casi regolati dall’art. 21 in tema di semilibertà.
L’idea è stata subito sostenuta da Unicoop Firenze che fornisce le materie prime necessarie alle cene in collaborazione con le cooperative agricole di Legacoop Toscana.
L’intero ricavato di ogni cena galeotta, con costo fisso di 35 euro a partecipante (circa 130 a serata, con prenotazione obbligatoria), viene di volta in volta destinato ad un progetto di solidarietà della Fondazione Il Cuore si scioglie onlus, che retribuisce i detenuti per le ore lavorate.
Fondamentale il supporto del mondo ristorativo, con tantissimi chef che da tutta italia – coinvolti dal giornalista Leonardo Romanelli – condividono questa esperienza unica prestando passione e professionalità a titolo gratuito.
Ad accompagnare i menu i vini offerti da grandi cantine del panorama nazionale con la regia della Fisar – delegazione storica di Volterra, che realizza anche corsi da sommelier fra le mura della fortezza.
INFO E CALENDARIO
www.cenegaleotte.it
PRENOTAZIONI
Agenzie Toscana Turismo, Argonauta Viaggi (gruppo Robintur), tel 0552345040.