Parte il crowdfunding della Fondazione Il cuore si scioglie per sostenere il progetto per la formazione scolastica degli studenti-detenuti iscritti all’Istituto professionale alberghiero F. Datini di Prato
Si chiama Cucine aperte il progetto nato con l’obiettivo di contribuire alla realizzazione di una “cucina laboratorio” nella Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato, indispensabile per la formazione scolastica alberghiera degli studenti-detenuti iscritti all’istituto professionale alberghiero F. Datini di Prato. Il progetto, promosso dalla Fondazione Solidarietà Caritas onlus, dalla Direzione Casa Circondariale di Prato e l’Istituto F. Datini di Prato. rientra nella campagna di crowdfunding Pensati con il cuore, lanciata sul territorio per il 2018 dalla Fondazione Il Cuore si scioglie in collaborazione con la sezione soci Coop di Prato. Il progetto vede anche la presenza del Comune di Prato e della Provincia di Prato e il sostegno dell’Associazione Cuochi Prato e della Fipe Confcommercio.
L’idea è nata dopo che l’istituto F. Datini di Prato ha aperto due classi con indirizzo alberghiero all’interno della casa circondariale della Dogaia di Prato. Grazie a questa possibilità venticinque detenuti stanno studiando per ottenere un diploma e diventare così cuochi, camerieri e direttori di sala. Per riuscirci hanno bisogno di un luogo attrezzato dove poter sperimentare quanto appreso a lezione, ovvero di una cucina, di un angolo bar e di una sala ristorante. Da qui è partito il progetto Cucine aperte, che dovrebbe vedere la luce subito dopo Pasqua. I lavori per la realizzazione di questo laboratorio sono già a buon punto ma per portarli a termine occorre un ulteriore finanziamento.
La raccolta fondi prevede la possibilità di fare donazioni online, sulla piattaforma Eppela (info: www.eppela.com/progettipensaticonilcuore) e di contribuire partecipando alle iniziative che verranno organizzate dalla sezione soci Coop di Prato nei giorni della campagna che durerà dal 19 marzo al 27 aprile. Se verrà raggiunto se verrà raggiunto almeno il 50% dell’obiettivo previsto, la Fondazione Il Cuore si scioglie raddoppierà la cifra raccolta, fino a un massimo di 15mila euro. Una volta terminato, il laboratorio promuoverà eventi aperti alla cittadinanza. Si tratta della seconda fase del progetto Cucine aperte, che prevede l’organizzazione di serate a tema ideate e curate dagli stessi detenuti. Partner in questa seconda fase saranno anche i ristoratori dell’Associazione Cuochi Prato che affiancheranno i novelli chef nella preparazione dei piatti. Inoltre anche la Fipe – Confcommercio si è detta disponibile all’attivazione di tirocini dei neodiplomati cuochi e direttori di sala presso i propri affiliati.
L’iniziativa è in continuità con l’impegno Fondazione Solidarietà Caritas Onlus della Caritas Diocesana di Prato, attenta ai bisogni dei detenuti attraverso il progetto «Non solo carcere». Dare una opportunità di formazione e di lavoro, sia all’interno che all’esterno del carcere, è fondamentale affinché un detenuto possa far ritorno nella società con un rischio di recidiva molto basso. Per questo sono fondamentali percorsi individuali di orientamento e tirocini formativi che puntino ad un effettivo reinserimento sociale. I promotori sono certi che un detenuto con un diploma di cuoco o direttore di sala avrà sicuramente una carta in più da spendere nel mondo del lavoro una volta uscito dalla Dogaia.