“Quest’anno abbiamo pensato di proporre una produzione più massiccia”. Con questo aggettivo Giovanni ci svela involontariamente la consistenza dei deliziosi fermaporta realizzati dalle socie. La tavolata volterrana è intrisa di textures, fiocchi, ricami accuratissimi, e sbucano anche forme animali, galline e gatti, alternate a profili più classici, come le sacche cilindriche chiuse in alto da un nastro.
“I prezzi di questi fermaporta sono un po’ più alti del mercato, però bisogna considerare il lavoro molto impegnativo alla base di questo prodotto; valgono quello che costano. Tutti i lunedì le nostre signore si ritrovano nella sede sociale, ognuna svolge una funzione, chi taglia, chi cuce, chi ricama, chi porta il lavoro anche a casa. Si è creato un gruppo molto unito. Ci siamo accorti di quanto queste serate risultino un’occasione vera per socializzare e lavorare insieme”.
I fermaporta di Volterra sono realizzati partendo da ritagli di stoffa, acquistati in vari mercati settimanali
e successivamente ritagliati secondo modelli in cartone. Dopo essere stati accuratamente ricamati dalle mani certosine delle socie vengono imbottiti di sabbia e chiusi.
“Avere delle idee che poi vengono apprezzate è molto bello, ma quando vedi che la gente a dicembre trova sui nostri banchini degli oggetti che ci ha richiesto esplicitamente in precedenza, la soddisfazione è sicuramente maggiore”.
(Foto di Rebecca Lena, Studio Riprese Firenze)
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