All’Assemblea generale dei delegati Unicoop Firenze che si è svolta l’11 giugno a Firenze sono state ospitate anche alcuni racconti e testimonianze relative ai progetti sostenuti dalla Fondazione Il Cuore si scioglie.
Modi diversi per accendere i riflettori sull’emergenza migranti: con Medici Senza Frontiere la Fondazione ha recentemente avviato una nuova campagna che mira a supportare concretamente l’azione umanitaria dell’organizzazione. Ma l’obiettivo è anche, più in generale, quello di contribuire a promuovere la cultura dell’accoglienza e della solidarietà fra popoli.
E poi ancora il progetto portato avanti insieme alla Cooperativa sociale Valle del Marro – Libera Terra in Calabria. Qui, la Fondazione Il Cuore si scioglie finanzia 7 borse lavoro rivolte a giovani immigrati con la finalità di offrire loro un’opportunità concreta di lavorare in maniera legale ed etica. Il lavoro dei migranti si svolge nei terreni confiscati alla ‘ndrangheta gestiti dalla cooperativa sociale nella piana di Gioia Tauro, a Polistena e nelle zone limitrofe.
Durante l’iniziativa, spazio anche al racconto dell’esperienza dei due giovani burkinabé che hanno trascorso alcune settimane presso la Comunità di San Patrignano, dove hanno imparato a fare il pane in vista dell’apertura di un terzo panificio a Koupela, in Burkina Faso, nell’ambito del progetto che vede insieme Movimento Shalom (nella foto sotto a sinistra il fondatore Don Andrea Cristiani), Fondazione Il Cuore si scioglie e, per la prima volta, Comunità di San Patrignano.
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