Parte il crowdfunding della Fondazione Il cuore si scioglie per sostenere le attività di formazione e lavoro del gruppo “Ortolani coraggiosi”
Un progetto per sostenere le attività di formazione e lavoro degli “Ortolani coraggiosi”, del gruppo di diciotto ragazzi attivi sul territorio di Fucecchio e San Miniato. Il progetto, promosso dalla Cooperativa Sinergica, rientra nella campagna di crowdfunding Pensati con il cuore, lanciata sul territorio per il 2018 dalla Fondazione Il Cuore si scioglie in collaborazione con le sezioni soci Coop di Fucecchio e Valdarno Inferiore.
La raccolta fondi prevede la possibilità di fare donazioni online, sulla piattaforma Eppela (info: www.eppela.com/progettipensaticonilcuore) e di contribuire partecipando alle iniziative che verranno organizzate dalle sezioni soci Coop di Fucecchio e Valdarno Inferiore nei giorni della campagna che durerà dal 19 marzo al 27 aprile. Se verrà raggiunto se verrà raggiunto almeno il 50% dell’obiettivo previsto, la Fondazione Il Cuore si scioglie raddoppierà la cifra raccolta, fino a un massimo di 15mila euro.
L’iniziativa è nata da Sinergica, una cooperativa agricola sociale nata nel 2013 a Fucecchio che, attraverso la produzione e la vendita di ortaggi, con il progetto Ortolani Coraggiosi è riuscita a creare posti di lavoro per otto ragazzi con autismo e oltre dieci persone con altri disturbi psichici. Tutti i lavoratori in formazione coinvolti nel progetto, coadiuvati da educatori e da agricoltori, sono impegnati ogni giorno in diverse attività agricole, dal lavoro nei campi, fino al confezionamento e alla vendita degli ortaggi.
Gli ortaggi, coltivati interamente nei terreni di Fucecchio e San Miniato con metodi naturali e senza utilizzo di prodotti chimici, vengono venduti sia al dettaglio, sia in cassette ai gruppi di acquisto presenti in molti comuni del circondario. Il progetto è partito con l’obiettivo di dare una prospettiva di lavoro e realizzazione personale a persone con disabilità anche gravi. Dai primi 4 ettari di terreno coltivati nel 2017, le coltivazioni sono arrivate a occupare ben 12 ettari, con una produzione che, nonostante le scarse attrezzature, include ortaggi, legumi e trasformati.