Fondazione Il Cuore si scioglie e Medici Senza Frontiere insieme per una nuova campagna a sostegno dell’emergenza umanitaria dei migranti. E’ stata presentata stamani a Firenze una nuova iniziativa della Fondazione, che si mobilita con un contributo di 50.000 Euro a sostegno delle attività dell’organizzazione umanitaria.
Attiva in quasi 70 paesi, con circa 34.000 operatori dal tutto il mondo, Medici Senza Frontiere ha triplicato i propri progetti per la migrazione in Europa e sta concentrando i suoi sforzi in particolare in Grecia dove fornisce cure mediche, ripari, servizi igienici e generi di primo soccorso ai rifugiati e ai migranti che arrivano stremati dal viaggio e con storie di guerra, violenza e povertà alle spalle. In particolare, il campo di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia, rappresenta un passaggio obbligato verso i Balcani e il nord Europa per i rifugiati che raggiungono le coste greche dalla Turchia ed è proprio a questo campo, luogo simbolo di una tragedia in corso sotto gli occhi di tutto il mondo, che è diretto il sostegno della Fondazione il Cuore si scioglie, che contribuirà alle attività di Medici Senza Frontiere, oggi in grado di fornire circa 4000 pasti, 2000 coperte e 1500 kit igienici al giorno e una capacità di riparo per 3000 persone.
Il campo di transito, inizialmente costruito per ospitare 1500 persone, ne conta oggi oltre 11.000. L’emergenza delle popolazioni in fuga dai propri paesi riguarda quasi 60 milioni di persone nel mondo: per questo Medici Senza Frontiere ha rafforzato le proprie attività mediche e ha bisogno ora di un aiuto in più.
La Fondazione Il Cuore si scioglie si è fatta avanti, con un primo contributo di 50.000 Euro che sostiene concretamente l’azione umanitaria dell’organizzazione e promuove la cultura dell’accoglienza e della solidarietà fra popoli.
La collaborazione con Medici Senza Frontiere non finisce qui: da ora a dicembre la Fondazione si impegnerà in una raccolta fondi con l’obiettivo di raddoppiare il contributo con altri 50.000 Euro, da raggiungere grazie alla generosità di soci e cittadini toscani e, se necessario, con il contributo diretto della Fondazione stessa. Inoltre, per i prossimi mesi, la Fondazione sta già programmando iniziative di sensibilizzazione e incontri nelle scuole dove i migranti porteranno la loro testimonianza.
Questo il link per contribuire a sostenere il progetto: http://unicoop.emergenza.medicisenzafrontiere.it
La foto in alto nella notizia è di A. Yallop/MSF
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